venerdì 12 marzo 2010

Sono Morto

sono morto su un corpo di donna
sono morto e non cerco ritorni
sono senza la luce che acceca
tu non vieni e non vedo che lei.

Over the Counter-Medicinale da banco



Il problema era in effetti rilevante, pensava. Come si può scrivere una storia se non si ha una trama, i personaggi non esistono, si è indecisi se usare accadimenti reali, seppure solo come spunto, o lavorare solo di fantasia. E poi, narrare in terza persona o in prima? Non ho neanche uno di quei posti da scrittore, pensava, che dovrebbero aiutare il fluire della vena creativa.
Mentre pensava tutto questo l'autobus gli sfrecciò davanti lasciando dietro di se due volute d'aria che avvitarono nel loro turbine la pioggia inesorabile che da 12 giorni veniva giù, facendo volar via dalla sua mano quel foglietto che ora, per un attimo, non ricordava neanche più cosa dicesse.
Dimenticare. Mai sapere. Sapere di non sapere. Se le cose dovessero davvero cambiare d'improvviso, ciò non sarebbe un bene; pensò per un attimo a tutte quelle abitudini nelle quali aveva proceduralizzato un'esistenza alla tachipirina. Un farmaco da banco, nessuno aveva mai chiesto la ricetta della sua vita, pensò.

mercoledì 13 gennaio 2010

Ah-ha! Si può cedere. Arrendersi al rimpianto del tempo che passa e farne un'amarena immersa in una melassa dolce e impenitente come i personaggi di Philip Roth: cunnilingus esistentiae, turgidi fermo-immagini tra le cosce del tempo. Aspettare che la terra si secchi e dalle crepe escano inesorabili mille storie faulkneriane. Contrabbandare oltre i confini with a rusty pick-up a Cormac McCarthy tale. O si potrebbe fare della leggerezza, come gru in equilibrio su una zampa, Calvino botanico e speculante. O ancora edithpiaffizzarsi non regrettando nulla e giù, nel solco tracciato dall'aratro hemingueyano del vivere eroico e del morire ridicolo. E chissà quanti altri ancora.
Organizzare una tavola rotonda e discutere del tema. Scelto, il tema, sfoggiando con se stessi le plissettature del proprio sapere.
Prego, si specchi: ecco, vede come le cade bene questa teoria? Le fa le spalle più grandi. Si tratta di una teoria che accomoda, revisionista.
Eppure staremmo sempre cercando un talento che non c'è: fasciare un massaggio doppio il segnale aruspico.